Il mio percorso professionale in libri

Non ho una laurea in sviluppo software, informatica o altro. La mia carriera in questo campo è iniziata molto presto, subito dopo il diploma e grazie ad un corso immersivo di 9 mesi sul web design.

Dopo questa prima infarinatura di base di sviluppo web, che non ha fatto altro che entusiasmarmi ancora di più e confermare il fatto che era ciò che volevo fare, ho iniziato da subito a lavorare in una web agency e da quel momento ho imparato il resto da sola da autodidatta.

Quindi ora vorrei condividere con voi il modo in cui mi sono formata, che probabilmente metterà in luce anche alcuni miei atteggiamenti ossessivo-compulsivi 😂 (ma tutti sanno che bisogna essere un po' pazzi per scegliere di fare questo lavoro, quindi no spoiler), nella speranza che possa essere fonte di ispirazione per qualcuno.

L'inizio

Nei primi anni della mia carriera lavoravo in un'agenzia web e, nel tempo libero, ad un mio progetto parallelo no-profit per la sponsorizzazione e la promozione della musica emergente locale, be-urself.com. È stato il mio scopo e la mia ragione di vita per 5 anni ed avere un obiettivo è qualcosa di molto potente, che ti spinge a migliorare sempre di più. È stato allora che, volendo realizzare il miglior progetto di sempre, ho investito molto nella mia crescita professionale. Avevo 25 anni e avevo tutto l’entusiasmo che caratterizza questa età. Bisognava sfruttarlo. A quel tempo ero già brava con HTML e CSS, ma l'unico linguaggio di programmazione che conoscevo era ASP Classic perché era sia il linguaggio che insegnavano al corso sia quello utilizzato in azienda. Quindi va da sé che fosse anche il linguaggio di programmazione utilizzato per il mio progetto. Ma era vecchio e tutti mi spingevano ad imparare un nuovo linguaggio. Perciò è da qui che inizia il mio viaggio attraverso i libri.

2007

Non esattamente una lettura da frontend, vero? Ma, ehi, avevo un progetto da realizzare ed ero sia il manager che il team di sviluppo. Dovevo sapere come fare. Queste letture mi hanno aiutato a capire un po' meglio le buone prassi esistenti dietro un linguaggio di programmazione anche se non ero ancora sicura di poter scrivere un intero sito web in PHP e il mio progetto è comunque continuato in ASP Classic poiché a quel punto era già molto complesso e stava iniziando a guadagnare popolarità e ad essere visitato regolarmente. Pertanto qualsiasi grande cambiamento avrebbe potuto minarne la fiducia riposta. E io ci tenevo molto a mantenere online un progetto solido.
Perciò decisi di puntare tutto sulla visibilità e sulla qualità del codice HTML.

In quegli anni, una cosa magica stava finalmente prendendo vita. HTML5. Ero già completamente innamorata dell'HTML. Ho lavorato con qualsiasi tipo di doctype XHTML, dal più rigido al più flessibile, e ho imparato molto da ognuno di essi e come un codice valido influenzasse anche la visibilità nel motore di ricerca. Ricordo di aver passato ore a convalidare ogni singola pagina e di essermi divertita a tornare nel mio IDE a risolvere il codice ove non fosse corretto.

E poi è arrivato HTML5. Che non solo ha reso le cose più semplici eliminando la specifica del doctype, ma ha anche aggiunto un sacco di nuove funzionalità di cui il web aveva davvero bisogno.

Quindi, inutile dirlo, le letture successive erano quasi obbligatorie.

2011-2012

Sì, sai? Giusto un paio. Perché è sempre bene non sentire una sola campana 😁 E anche se trattavano lo stesso argomento ho imparato qualcosa di nuovo da ognuno di essi.

Ho anche comprato e letto i libri di alta qualità di A Book Apart, che all'epoca erano molto popolari:

Con tutte queste novità in campo, il 2012 è stato anche l'anno del clic dove qualcosa ha iniziato a cambiare. Mi sono concessa di partecipare alla prima conferenza della mia vita sul web design e lo sviluppo web e dopo quasi 10 anni nella stessa azienda ho iniziato a sentire il bisogno di nuovi stimoli e di cambiamento. Avevo quasi preso in considerazione l'idea di diventare freelance e la prima conferenza a cui ho partecipato aveva alcune buone idee per i freelance.

A quel tempo ero ancora una web designer, quindi prima disegnavo i siti web e poi li codificavo. E qualcuno mi ha detto:

Fai schifo nel web design!

– ah questa è nuova, dimmi qualcosa che non so –

Non puoi disegnare in quel modo, devi imparare almeno alcuni principi di progettazione, la struttura a griglia, la teoria dei colori, la sezione aurea ecc...

Mi hanno fatto sentire un'incompetente. Ma invece di scoraggiarmi, l’ho presa come una sfida. Io volevo sapere queste cose. Perché mi piacciono le grafiche bene fatte e armoniose e volevo imparare a disegnarle. Così mi sono buttata a capofitto nel mondo del design.

Ed ecco i libri che ho divorato in un mese alla fine di quell'anno:

2012

Sì, c'è un intruso Ogni tanto sfogliavo un libro su PHP dicendomi: "Dai, non può essere così difficile imparare bene questo linguaggio di programmazione!". Tuttavia, il resto dei libri era completamente incentrato sul design e su come disegnare e creare grafiche armoniose.

Erano anche gli anni del boom di WordPress, che anche se non mi è mai piaciuto particolarmente perché andava contro il concetto di HTML pulito e semantico che cercavo sempre di realizzare in ogni mio progetto (preferisco avere il pieno controllo del mio codice HTML), ho ampliato le mie conoscenze studiando un po' anche quello.

In più stavo ancora pensando di diventare freelance visto che nella mia azienda non c'era più alcuna possibilità di crescita per me, ecco perchè le letture successive furono:

2013

La lettura sul Personal Branding è stata interessante a prescindere perché è un libro che tratta di valorizzare se stessi e tra l'altro la nascita di questo mio sito personale risale proprio a quell'anno.

Inoltre, stavo ancora lavorando al mio progetto no-profit, ma arrivata a quell'anno ho dovuto metterlo in pausa per un po'.

È stato un progetto molto stimolante, che mi ha dato grandi soddisfazioni, ma anche molto impegnativo e dispendioso in termini di tempo, in più stavo entrando in un nuovo decennio, l'energia dei miei 20 anni ne stava risentendo e anche le mie esigenze e i miei obiettivi erano cambiati.

La svolta

Volevo dare una svolta alla mia carriera. C'erano così tante cose là fuori che non sapevo e che non utilizzavamo in azienda che volevo imparare. In più volevo cambiare, lavorare su qualcosa di diverso. Per questi motivi ho dovuto abbandonare il mio progetto e concentrarmi sullo studio.

E il 2014 è stato finalmente l’anno della rottura col passato e della spinta decisiva per la mia carriera.

Dato che volevo imparare tante cose nel più breve tempo possibile, ho iniziato a creare un piano di studi rigoroso: per circa 9 mesi un libro diverso al giorno, un capitolo al giorno, per 5 giorni a settimana. Finito un libro ne iniziavo un altro. E così via. E visto che gli argomenti che mi interessavano erano tanti, il piano di 5 giorni settimanali era diviso per argomenti: magari un giorno dedicato alla UX, uno sul design, uno sullo sviluppo, uno sulla SEO e così via.

Impegnativo ma ho imparato un sacco di cose. È tipo la mia piccola università personale 🤩 La cosa bella è che, a differenza delle università, qui sono io a scegliere gli argomenti che voglio studiare 😏 e sono tutti argomenti interessanti 😂

2014

2015

È stata una maratona intensiva durata 9 mesi, da settembre a maggio, proprio come una scuola! 😰 Ma era tutto così interessante ed ero così entusiasta di imparare!

Il "Responsive Design" di Stephen Hay, in particolare, è stato uno dei libri più belli e brillanti che abbia mai letto. Ha concetti molto interessanti sul responsive design e da quel momento in poi ho sempre e solo utilizzato quella modalità per costruire i miei siti web. Il responsive non c'entra coi dispositivi, ma con i contenuti 🤯

Ho amato molto anche quelli scritti da Steve Krug, il maestro della UX, che mi hanno davvero aperto la mente riguardo all'usabilità. E sono anche molto affascinata dalla tipografia 😊

Nel 2015 ho definitivamente voltato pagina e ho cambiato azienda, ho trascorso 6 mesi in un'azienda a realizzare un progetto in Angular e poi sono approdata in un'azienda specializzata in e-commerce.

Tutto ciò che imparavo da quei libri, cercavo di metterlo in pratica nei progetti su cui lavoravo.

Il 2014-2015 è stato anche il periodo in cui ho iniziato a chiamarmi Front-end Developer e non più Web Designer. Perché, sai che ti dico? Faccio schifo nel web design! E' vero, avevano ragione. Ma va bene così!

Non voglio essere un designer, voglio essere uno sviluppatore!

Voglio scrivere codice, costruire cose, renderle interattive. Apprezzo molto i design ben fatti e sono quelli che preferisco e con cui lavoro meglio, ma la mia creatività nella progettazione si esauriva immediatamente e ogni nuovo disegno era simile al precedente, mentre scrivere codice è così potente, sfidante e stimolante e puoi davvero far accadere cose! Pertanto ho deciso che la mia creatività era meglio spesa nella programmazione piuttosto che nel design.

Lavorando nella nuova azienda i ruoli erano meglio definiti e non ero più costretta a progettare personalmente i siti. Potevo continuare a lavorare con grafiche ben fatte, ma queste mi arrivavano da designer competenti. Un sogno! 😍

Inoltre, la conoscenza acquisita su grafica, colore, usabilità, tipografia è stata (ed è tuttora) molto utile nel mio lavoro di frontend perché lo rende più preciso e attento a queste tematiche.

Questa nuova visione mi ha dato nuova energia, è stato un periodo produttivo e stimolante e la mia accademia personale mi ha fatto acquisire tantissime nuove conoscenze, in più continuavo ad acquistare libri di settore. Pertanto, ho deciso di ripetere un secondo ciclo di studio immersivo di 9 mesi.

2015-2016

In questo nuovo ciclo ho approfondito i principi del web design e dell'usabilità ma ho anche rispolverato ed approfondito le regole dell'accessibilità che avevo già iniziato ad utilizzare nella mia prima esperienza lavorativa visto che negli ultimi anni avevamo iniziato a realizzare molti siti istituzionali quindi avere un sito accessibile era obbligatorio. L'aspetto positivo dell'accessibilità è che se l'HTML viene utilizzato correttamente e semanticamente è già accessibile. Pertanto, un altro punto a favore dello scrivere del buon codice HTML di cui ero già estremamente innamorata.

A quel punto HTML e CSS erano i miei punti di forza consolidati. Ho dovuto però migliorare la mia conoscenza di JavaScript perché un frontend che si rispetti deve conoscerlo a fondo.

La mia breve esperienza con Angular mi ha fatto capire che ero molto indietro su questo fronte e che avevo assolutamente bisogno di studiare JS dalle basi.

2019

E ho iniziato a leggere, ma non ho ancora finito (probabilmente dovrei fare un altro ciclo di accademia 😂 ):

Il libro "Javascript & JQuery" di Jon Duckett è un must, se non altro per la sua veste grafica. È un gioiello, divinamente illustrato, e ti introduce Javascript fin dalle sue origini, quando veniva utilizzato per manipolare il DOM, concetti che è importante conoscere.

Invece, "Learning Vue.Js 2" di Olga Filipova è stato il libro che ha dato inizio al mio nuovo percorso professionale. Spiegato molto bene, mi ha aiutato a iniziare a sviluppare con Vue in uno schiocco di dita.

Naturalmente i miei studi su Javascript non si sono basati solo sui libri, ma qui stiamo narrando il mio percorsso attraverso i libri e corsi online e mani in pasta fanno parte di un'altra storia 😉

Quindi, cosa successe? Anche se adoro il mondo del web a 360 gradi ho capito che non è possibile sapere tutto, ma soprattutto non è possibile sapere tutto bene. Ecco perché da un ampio cerchio ho deciso di restringere il campo a un punto e specializzarmi sul puro frontend approfondendo un linguaggio di programmazione (beh, in realtà di scripting) che è Javascript. Primo perché è fondamentale sul frontend e secondo perché essendo diventato anche un linguaggio server-side posso abbandonare definitivamente i miei studi su PHP 😜 Insomma, un linguaggio per dominarli tutti. Adoro la flessibilità 😂

E adesso?

Nel frattempo, ho nuovamente cambiato azienda e ora lavoro massicciamente con Vue.js e l'ultimo libro tecnico che ho letto è il must-read di zio Bob:

Ma ho ancora parecchi libri acquistati in quegli anni che devo e voglio leggere.

La maggior parte di loro ricorda ancora l'approfondimento sul design e alcuni sono davvero vecchi ma voglio leggerli comunque perché sono piuttosto certa che ci sia comunque qualcosa da imparare o almeno da rispolverare.

È forse giunto il momento di un nuovo ciclo di accademia personale? 😏

La storia continua...